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Un'esemplare fallimento...!
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Correva
l'anno 1956 quando a Prazzo i residenti sistemarono due antenne televisive
in quota per ricevere il segnale che portava nelle loro case volti e
notizie dal mondo, nelle osterie Lascia o Raddoppia e i piccini dal
parroco per vedere la TV dei ragazzi e solo quella.
Linee aere su pali e apparati privati continuarono a essere mantenuti fino all'85, tutto pagato con una quota per famiglia, un antico modo di risolvere i problemi nelle comunità alpine: far da se. Poi la Comunità Montana si fece carico del tutto, questo fino a poco fa, ora quel segnale che altrove è stato sostituito dal digitale terrestre, da noi è sparito e con le antiche soluzioni autarchiche non riusciremmo più a intercettarlo. Sui giornali leggo dichiarazioni rassicuranti e prese di posizione da parte di tutti i rappresentanti delle istituzioni regionali che garantiscono che presto tutto sarà risolto, bene, ma intanto il segnale non c'è e non si sa quando arriverà. Il passaggio al digitale non è stata una azione di commando fatta nottetempo da guastatori sconosciuti, era stata programmata da tempo, allora perché nessuno si è preoccupato di capire cosa sarebbe capitato quassù? |
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