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Roberto Ribero di Valgrana  ha scritto:

Ciao a tutti,
volevo utilizzare questo spazio per ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro tempo per liberare il gatto delle nevi dalla sua prigione forzata, specialmente chi ha spalato il tetto e lavorato alla struttura.
Ieri grazia a Diego ed alla sua ormai mitica ruspa ed a Claudio che ha impiegato il suo pomeriggio per quello siamo riusciti a tirare fuori il nostro amato micio.
Ci sono dei danni alla cabina che conterei di tamponare per il momento con il silicone, ma lo stato del mezzo ancora è buono.
Per me, come per i miei soci, attuali e passati, il centro di fondo era principalmente una passione, dato che come potete immaginare, la resa economica era quella che era, ma speriamo vivamente che si possa, con o senza di noi, poter tornare ad avere una struttura a Chiappi.
Sci alpinismo, fondo, racchette da neve, semplice escursionismo, pensare ad una struttura x questo tipo di utenti potrebbe dare a qualcuno un'integrazione per il proprio reddito.
Nel frattempo grazie di cuore a clienti e sostenitori della struttura...non finisce qui..
[ # 226  30/01/2009 11:04:37 ]


Castelmagno-oc di Castelmagno  ha scritto:

Riportiamo sotto la mail inviataci da Paolo Bottero sindaco del comune di Pietraporzio in valle Stura....


Cari amici,

Ho dato uno sguardo al vostro sito, penso che ogni iniziativa, sopratutto quelle di comunicazione che nascono "da la nosta gent" siano decisamente interessanti.

Penso che le intelligenze delle valli debbano continuare a dialogare, incontrarsi, parlare progettare. Penso che la politica di montagna "facilona" possa essere arginata solo con un movimento di opinione forte, condiviso, ma sopratutto che nasca da una nuova classe dirigente per poi entrare nelle case (aspetto non scontato) e essere capito e supportato dalla gente.

La politica della montagna fatta nelle stanze di città attualmente è tutta uguale e sopratutto solo a vantaggio della politica.

Posso sintetizzare ciò che penso dell'emergenza neve dicendo questo: in alta valle Stura (parlo arbitrariamente a nome dei colleghi) ci siamo resi conto di essere sindaci da macello. Quando capitano le emergenze mentre ci si riunisce (necessario anche questo) si creano comitati di crisi (necessario anche questo) si coordinano gli impegni a livello provinciale e regionale i sindaci sono in prima linea a dover rispondere personalmente e penalmente (nel caso in cui sbaglino) alle problematiche che man mano si presentano.
Si “sente lontano” sopratutto un gran pararsi il culo durante la crisi e poi una serie di azioni a volte anche spropositate.

Otto giorni di chiusura di una strada statale, assenza di luce e telefono in alcuni paesi della valle (non il mio per questi due ultimi servizi) per giorni e giorni , non sono tollerabili.
Chi ha la responsabilità (e per ciò percepisce lauti stipendi) ne risponda assumendosi appunto le responsabilità!
Chi deve indagare indaghi senza far sconti a nessuno, come avviene nei confronti di un sindaco che sbaglia. Il sistema è collassato e non per l'eccezionalità dell'evento ma perchè è ormai un sistema paragonabile ad un gigante con le gambe di cristallo. La montagna deve prenderne atto e ripartire da questo.

Parafrasando uno slogan potemmo dire è giunta l'ora:
"la montagna ai montanari!"

Penso che mai come in questo caso (e recentemente sempre più spesso) ci ritroviamo a condividere le medesime problematiche, abbiamo constatato che abitare a Pietraporzio, Castelmagno, Bellino, Celle Macra sia uguale.
Che tocca a noi rimboccarci le maniche quando siamo nella m… mentre le “facce da giornale”, dalle loro scrivanie, ci insegnano come dobbiamo comportarci e cosa dobbiamo fare.

Basta...basta.
…ma tocca a noi esserne convinti e prenderne coscienza.

Grazie per l’impegno nel vostro credere, continuiamo a sentirci ed impariamo a fare squadra. Con un po di tenacia, forse, qualcosa pian piano possiamo far cambiare.

Paolo Bottero
Sindaco di Pietraporzio – Valle Stura
[ # 225  14/01/2009 14:02:03 ]


Mariano Allocco di Prazzo  ha scritto:

Allego una lettera che ho mandato a La Stampa che l'ha pubblicata stamattina.
_________________________________________________________
Dalle parole del Gen. Luigi Manfredi, pubblicate su La Stampa il 24 dicembre scorso a proposito della gestione dell’emergenza valanghe, vedo riaffiorare un buonsenso che credevo scomparso. Considerazioni e suggerimenti scritti da un galantuomo, grazie!
Credo che tutti siano coscienti che qualcosa non ha funzionato nell’azione della protezione civile, nel contributo dell’esercito e, specialmente, nei rapporti istituzionali.
La nostra società è organizzata in modo sempre più funzionale alle leggi del mercato che ha come obiettivo il profitto e non è strutturato per gestire l’emergenza, quando questa arriva alle istituzioni pubbliche non rimane che intervenire in modo tempestivo, questa eventualità deve essere messa in conto e preparata in precedenza.
Può piacere o meno, ma così è e questo vale nel locale, quando nevica un po’ più del solito, come a livello planetario quando uno scossone ad esempio scuote la finanza.
La gestione dei servizi lasciata in mano ai privati in modo non presidiato dalle istituzioni non regge all’emergenza, come la gestione del territorio che passa sulla testa delle comunità che il territorio vivono è per forza inquinata da regole di mercato.
Le comunità alpine, dove sopravvivono, hanno risposto in modo efficace ed esemplare, il resto fa acqua e su di tutto e tutti è atterrata una burocrazia figlia di organizzazioni elefantiache che aiuta a nascondere responsabilità ed inefficienze.
In estrema sintesi credo che lasciar gestire l’emergenda da coloro che l’emergenza patiscono sia più efficace che lasciare tutto in mano a coloro che di emergenza vivono.
Sono certo che le istituzioni siano coscienti che la risposta a quanto è successo non può essere estemporanea, ma strutturale e l’impegno deve essere collettivo.
Rivalersi nei confronti dei gestori dei servizi, mi riferisco all’ENEL o ai gestori di telefonia ad esempio, può essere sacrosanto, ma non basta assolutamente, in parallelo deve partire qualcosa di ben più impegnativo ed efficace e le proposte ci sono.
Non è mai troppo tardi per cercare di intervenire facendo tesoro dell’esperienza maturata e fare un salto di qualità indispensabile per ripensare l’organizzazione degli interventi, i rapporti tra le istituzioni e chiarire dove debbano essere collocate le responsabilità da cui consegue l’azione.
Credo che sarà opportuno e urgente creare l’occasione per approfondire questi temi e far emergere proposte e contributi, perché le inefficienze e gli errori vanno a danno di tutti.
Mariano Allocco
[ # 224  08/01/2009 17:09:16 ]


ezio donadio di castelmagno  ha scritto:


Dopo aver fatto la crono-storia delle concitate giornate della “grande nevicata” del 14-15 e 16 Dicembre, a mente fredda (si fa per dire) ho deciso fare alcune riflessioni in merito agli avvenimenti accaduti.

La prima è che l’alluvione della scorsa primavera non ha insegnato niente!
Nessun ente ha fatto nulla per evitare situazioni di isolamento nelle comunicazioni, era così difficile fare un ponte radio tra le varie frazioni e il fondovalle?
La seconda: il sottoscritto come un po tutti quelli che hanno fatto la scelta di vivere in montagna hanno messo in preventivo che due o tre volte all’anno qualche giorno isolati dalla neve perchè la strada è chiusa, ci può stare, si lascia la macchina in garage...
nessuno s’arrabbia se a volte manca la luce, ci si arrangia col generatore...
nessuno s’arrabbia se sparisce il segnale internet o del cellulare, qualche anno fa non c’erano e non è mai morto nessuno!

PERO’, c’è sempre un però!!
però...ci s’incazza come bestie se manca l’acqua!!!!!

Soprattutto se questa viene a mancare, non per eventi eccezionali tipo durante la scorsa alluvione, ma bensì per incapacità o negligenza di un sindaco che in sei mesi non è stato capace a far sì che l’amministrazione da lui guidata mettesse in sicurezza trenta\quaranta metri di tubo!! mentre poco lontano, a Monterosso, hanno rifatto ex novo chilometri interi di acquedotto in un zone addirittura impervie!!

Oppure ci s’incazza a dover assistere a misere “speculazioni” per una manciata di euro in più, mi riferisco all’aver permesso di affrontare lo sgombero neve sul tratto Pradleves – Campomolino e relativa valanga di Caouri con mezzi inadeguati, prolungando di fatto l’isolamento di Castelmagno per almeno due o tre giorni insieme ai relativi disagi.

Passando ad altra considerazione, questa più positiva, voglio rimarcare ancora una volta, come già avvenne durante l’alluvione, il grande spirito d’adattamento e reazione della popolazione castelmagnese, che, immediatamente e con mezzi propri, paese per paese, si è organizzata una squadra di “protezione civile fai da te” per affrontare le urgenze immediate, quali spalare i tetti, pulire i sentieri e dare assistenza alle persone più anziane.

Sicuramente degno di nota l’operato del gruppo dei Vigili del Fuoco guidato da Giancarlo Chiapello per il loro tempestivo e professionale intervento e quello degli onnipresenti uomini del Corpo Forestale di Caraglio, nonché dell’amico Arneodo Michele “dal Bourgat” che, al contrario di altri perennemente “imbrigliati” da cavilli ed ordini superiori, con buon senso e grande spirito di collaborazione, ha messo se stesso ed i suoi mezzi meccanici a disposizione delle esigenze dei castelmagnesi.
In conclusione un sincero ringraziamento va al Presidente della Provincia Raffaele Costa per la disponibilità dimostrataci e grazie al cui “intervento” sono state sbloccate un paio di situazioni a dir poco allucinanti.

Arveise

[ # 223  07/01/2009 19:40:46 ]


Paolo Gerbella di GENOVA  ha scritto:

Ciao a Tutti e BUON TUTTO !! Non solo buon 2009 ma auspici di cose belle per ogni giorno della vita di ciascuno.
Nei giorni scorsi ho vissuto con qualcuno di voi i disagi e le difficoltà di questi ultimi tempi e della grande nevicata in particolare. Due giorni a spalare neve e tentare di essere d'aiuto sono stati un'esperienza importante.
Un abbraccio particolare a Beppe, Carmen, Nicoletta e Diego.
A presto
Paolo
[ # 222  01/01/2009 15:15:43 ]


Gavard Marion di Nizza  ha scritto:

Felice anno 2009 a tutti gli abitanti di Castelmagno e a tutti quelli che amano questo paese.
[ # 221  01/01/2009 12:15:07 ]


Castagno Claudio di Castelmagno  ha scritto:

Voglio porgere un sentito ringraziamento tramite il Diario ai castelmagnesi e a tutti quelli che mi sono stati vicino e mi hanno aiutato e sostenuto a seguito della vicenda che mi ha visto protagonista mio malgrado e che mi ha costretto a sospendere l’attività commerciale per quattro mesi a seguito della nota vicenda già riportata sul periodico della vous. Alla difficoltà della riapertura si è aggiunto in maggio la catastrofica alluvione che ha azzerato per due mesi tutte le attività turistiche. Lo stop forzato mi ha permesso di abbellire il locale e proporre alla clientela che mi ha sostenuto dei menù completamente rinnovati e orientati alla cucina tradizionale.

Grazie a tutti e auguri di buone feste ,

Claudio Castagno titolare “La Susta” Campomolino.

[ # 220  31/12/2008 19:10:25 ]


ezio donadio di castelmagno  ha scritto:


...SEM ENCA’ ISI’!!

“Siamo ancora qui!” recita una canzone dei Lou Dalfin.

Siamo ancora qui, nonostante un’alluvione, una terribile grande nevicata ed una nutrita compagine di politicanti che mira a ridurre i territori montani ad uno zerbino facendo morire di stenti i loro enti locali.

Siamo ancora qui e stasera manderemo aff... questo infame 2008 e da domani affronteremo a testa bassa il 2009 ...perchè non abbiamo altra scelta!!!

Arveise e bon an nou a tuchi!


[ # 219  31/12/2008 09:34:56 ]


beppe garnerone di Chiappi  ha scritto:

auguri
dopo tante notizie sui nostri problemi, un attimo di riflessione e un momento di serenità per augurare un 2009 (non più bisestile) a tutti noi senza chiusure della strada, sempre con la luce e il telefono e con l'acqua corrente in casa. Sarebbe già un primo risultato. Penso anche a coloro che durante l'anno passato non hanno potuto lavorare per tanti giorni. Ebbene, che i magri affari finiscano e che ci sia un po di salute per tutti.
BUON 2009
[ # 218  30/12/2008 18:03:57 ]


olga martino di colletto-torino  ha scritto:

Prima di oggi non eravamo stati in grado di scrivere su questo sito.
Carissimi tutti che avete affrontato una così impegnativa prova di resistenza. Ogni sera ho seguito con trepidazione le vostre vicende e ho partecipato intensamente ai vostri disagi, tant’è che per/ alcune notti ho faticato a prendere sonno, sapendovi lassù con tante difficoltà. Ora che la situazione è migliorata, voglio complimentarmi con tutti voi che vi siete da ti molto da fare, dimostrando coraggio e impegno anche nell’aiutarvi a vicenda. Siamo contenti che al Colletto Dino e Renata se la cavino e che non siano successi grossi guai nella frazione. Quest’anno purtroppo non potremo andare su per Natale anche a causa della nostra salute un po’ precaria, ma il nostro pensiero sarà lassù. Saluti a tutti e auguri. Olga e Graziano.
[ # 217  29/12/2008 13:38:20 ]


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