Questa è la notizia più bella!!! sono felice davvero che state tutti bene!!!! Noi del fondo ci sentiamo un po' anche castelmagnesi, e sapervi tutti sani e salvi e una notizia splendida. si, lo so che fa girare le scatole che non aprono la strada basso, effettivamente da casa con il binocolo fa paura guardare le linee di stacco già effettuato e quelli probabili. Spero riescano a portarvi il necessario per superare l'emergenza con l'elicottero per il momento. Un abbraccio a tutti quanti.
Siamo a disposizione per darvi una mano appena potremo salire, ezio e dario hanno il mio numero di telefono, ma ve lo scrivo uguale. 388-9362815, non fatevi problemi a cercarci se serve aiuto.
Un abbraccio a tutti da Roby,Cisco e Marco.

L'ELICOTTERO FINALMENTE E' ARRIVATO
Sembra quasi una bufala, invece è proprio così! E' finalmente riuscito a sorvolare tutti i nostri borghi, a portare aiuti fatti di carburante, pane, acqua e medicine. La strada da Campomolino a Chiappi-Santuario è libera; grazie a Diego e alla sua immensa abnegazione del pericolo le nostre frazioni sono collegate tra loro. Altra cosa è il collegamento con Pradleves. La valanga di Cauri in parte incombe ancora e quindi secondo Bertolaso (sic! sic! sic!) dobbiamo aspettare lunedì perchè inizino i lavori per lo sgombero. Non ci sono buone notizie per la luce e il telefono ne fisso e ne mobile. La gente sta bene!

Sono d'accordo con quanto scritto da Beppe e Daniele. La montagna è già impervia e dura abbastanza senza ci mettano anche i bastoni tra le ruote anzichè darci una mano. Certo, anche io che attualmente vivo a Bernezzo sono senza luce da Domenica ma in montagna i disagi sono ulteriormente amplificati dall’isolamento, fisico e mediatico. Il disinteresse dimostrato dai mezzi di comunicazione mi sembra vergognoso, o non dicono nulla o peggio dicono cose sbagliate; oggi su Rai2 hanno parlato di numerose valanghe che per fortuna hanno interessato solo paesi abbandonati e strade in disuso……superfluo ogni commento.
Mi ha fatto piacere rileggere nella mail di Daniele le parole di Gianni " La neve dei ricchi e la neve dei poveri" le quali condensano in modo efficace il nocciolo del problema. Nel mio piccolo ho cercato di scrivere mail a tutte le redazioni di giornali e tv per segnalare il disastro che si è nuovamente abbattuto sulla nostra montagna e sollecitare una loro maggiore attenzione. Non servirà forse, ma è meglio non lasciare nulla di intentato.
Maurizio

PROVA

LETTERA AI GIORNALI
Un ennesimo disastro è calato sulla montagna, in particolare quella cuneese. Dopo l’alluvione di fine maggio 2008, la forte nevicata del 14 e 15 dicembre scorso. Il disastro non sta in questi eventi atmosferici particolari che si ripetono di tanto in tanto e dalla notte dei tempi, ma sta nell’incapacità dell’uomo moderno-attuale ad adeguarne il proprio comportamento. Mentre da un lato il genere umano esplora già da tempo lo spazio adiacente al nostro pianeta, realizza ed inventa opere straordinarie e spettacolari, dall’altra non è in grado di garantire una vita civile alle porte delle nostre città. Dopo ormai più di tre giorni dalla nevicata, nella sola provincia Granda abbiamo ancora più di 20 mila utenze elettriche non attive, buona parte in montagna ma molte alle porte di Cuneo. Non parliamo dei collegamenti telefonici dove il più delle alte valli sono da oltre cinque giorni senza alcun collegamento. Il territorio certamente è vasto e impervio, ma è abitato da cittadini che qui vivono, lavorano e pagano le tasse. Abbiamo la netta sensazione di contare sempre meno, visto che il ripristino della cosiddetta normalità per molti paesi sarà di nuovo un lungo interminabile calvario. Noi montanari ad esempio sappiamo da tempo che l’inverno ci può sempre riservare delle sorprese. Allora perché la politica e le aziende fornitrici di servizi essenziali non si preparano prima ad affrontare i rigori dell’inverno e della natura? Perché ogni volta noi che abbiamo scelto di presidiare il territorio abitandolo e vivendolo, abbiamo sempre un prezzo superiore agli altri da pagare? In città in questo periodo tutti sperano e lavorano per fare buoni affari; noi montanari aspettiamo invece che ci rimettano la luce e ci ridiano il telefono. Il canone intanto lo paghiamo come coloro che hanno il servizio garantito. Le tasse, anche se poche, siamo tenuti a pagarle come coloro che comunque lavorano e tentano un guadagnano. Le nostre perdite economiche nessuno le risarcisce, anzi lo Stato come per tutti gli altri, ci fa pagare le tasse in anticipo. I nostri rappresentanti a Roma cosa fanno? Di santi protettori non ne abbiamo, anzi vogliono anche insegnarci come dobbiamo fare sulle nostre montagne, come ha fatto il romano Bertolaso. Credo che dalla nostra provincia debba partire un rilancio dell’autonomia decisionale in ogni settore, onde evitare d’ora in avanti che i danni della globalizzazione si incuneino anche nelle scelte politiche e amministrative che ci riguardano.

Sabato scorso,terminate le operazioni di spedizione dell'ultimo numero de La Vous, vedendo che la nevicata si faceva copiosa, con Silvio, abbiamo deciso di scendere e di tornare a casa.Ambedue avevamo un presentimento:qui le cose si mettono male. Ora, tornato dal lavoro, non potendo in nessun modo mettermi in contatto con Castelmagno perchè i telefoni non funzionano da giorni, leggo sul sito ciò che paventavo da giorni. La situazione é grave, quasi tragica, forse peggiore di quella di gennaio/febbraio 1978 quando svolgevo il Servizio Civile. Io sono qui al sicuro e al caldo mentre voi dovete tribolare! Mi tengo aggiornato tramite le notizie del vostro sito perchè i mass media preferiscono parlare di altre cose più frivole: a chi può interessare la situazione precaria e tragica di pochi montanari che resistono nonostante tutto? Mi viene in mente un famoso titolo di un articolo scritto dall'indimenticato Gianni apparso su La Stampa proprio nel gennaio 1978 che diceva così: La neve dei ricchi e la neve dei poveri! Le televisioni parlano della neve delle stazioni sciistiche ma di chi vive a fatica e con disperazione sommerso da essa, non ne parlano mai: in questo modo la maggioranza crede che la montagna, d'inverno,voglia dire piste di sci.Spero di poter salire presto a Castelmagno. Tenete duro!Resistete!Ciao a tutti e coraggio!!! daniele

riepilogo di mercoledì: sono stati lanciati viveri a colletto e campomolino. causa il maltempo, oggi non verranno più effettuati voli sul territorio di castelmagno. le operazioni di trasporto riprenderanno giovedì in prima mattina. la zona di partenza dell'elicottero è in prossimità del cimitero di monterosso grana. l'equipaggio che ha posato al colletto quasi davanti a casa il pacco per Dino e Renata, ha detto che ha ricevuto un cenno di conferma visivo da Dino che lui e la moglie stanno bene. a campomolino il pacco è stato lanciato sulla piazza del municipio, l'equipaggio non ha potuto parlare con le persone a terra... purtroppo, nel pomeriggio non è stato possibile raggiungere nerone, chiotti e chiappi per la nebbia fitta. fausto: 339.4813018 - 0171.98798

L'ELICOTTERO ANDRA' OGGI
Vengo informato ora che l'elicottero salirà in giornata per verificare la situazione e portare benzina, gasolio e medicine.

SOLO DOMANI SALIRA' L'ELICOTTERO
Dalle notizie che mi giungono dalla protezione civile, solo domani l'elicottero potrà salire a Castelmagno. L'emergenza, oltre alla luce e ai telefoni cellulari e fissi, riguarda la mancanza di carburante (gasolio e benzina) per i gruppi elettrogeni dei privati. Il municipio non è dotato di gruppo elettrogeno e quindi il collegamento satellitare garantito dalla Rupar Piemonte per la rete internet non può funzionare. Basterebbe un piccolo gruppo e avremo le notizie tramite internet. A buon intenditore poche parole.
Altra emergenza è a Colletto dove Renata ha bisogno di bombole ad ossigeno per la sua terapia. Speriamo sempre in bene.

Sono fausto arneodo, il messo comunale di Castelmagno. Adesso sono a casa mia a Saretto di Monterosso, dove da domenica sera siamo senza energia elettrica (io ho un generatore). Stamattina alle 8.30 ho provato a raggiungere campomolino seguendo lo spartineve, ma non ci siamo riusciti perchè sulla strada c'erano già accumuli nevosi di slavine non più rimovibili con lo spartineve: siamo ritornati indietro nei pressi di varchiauso. Più tardi, la Provincia ha chiuso la strada al traffico per pericolo valanghe.
Spero di vedere presto qui sul muro qualche notizia da Ezio e Claudio.
I miei recapiti sono: 0171.98798 (ora funzionante) e 339.4813018 (al momento i cellulari non funzionano)

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