RICEVIAMO CON RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE:

Caro direttore,

quando salgo al Santuario di Castelmagno, non manco mai di sostare nel piccolo cimitero di Chiappi. Mi fermo davanti alla lapide che ricorda il giornalista Costanzo Martini, che fra i montanari di Castelmagno aveva fatto l’obiettore di coscienza e mi emoziono sempre nel rileggere queste sue splendide parole: “Ecco quel Paradiso dove i sorrisi sono sorrisi, gli amori sono amori ei semi di allegria germogliano alla luce di Dio”. Mi fermo davanti alla tomba del montanaro Pietro Viano, che aveva scritto un libro magnifico sulla vita in alta Valle Grana. E sosto davanti ai resti di Gianni Dematteis, non dimenticato sindaco di Castelmagno, che per i montanari aveva fatto tantissimo! Guardo il panorama, e penso sempre che è molto bello, per la sua semplicità, questo piccolo cimitero di montagna, abbracciato dalle montagne. Ma… ma poi penso che ci sono anche quegli orribili cavi dell’energia elettrica oltre il muretto del cimitero, ci sto male e mi chiedo: possibile che nessuno abbia mai pensato che sarebbe meglio interrarli? Perché togliere buona parte della poesia di quest’angolo magico dell’Alta Valle Grana?
Grazie per l’ospitalità.

Alberto Burzio (Barba Bertu), Frassino

Referendum: quorum raggiunto nel capoluogo, Arguello e Castelmagno i più "virtuosi", Marsaglia e Igliano dove si è votato di meno...

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l'Associazione per la Valorizzazione di Castelmagno lancia un concorso:

tra tutti coloro che indovineranno i due personaggi della foto presente nell'album storico del nostro sito, scattata nel 1957 nei pressi del santuario di San Magno, verrà estratto a sorte un pranzo o una cena per due persone presso un noto ristorante del nostro comune.

Per andare alla pag. dell'album storico di Castelmagno anni '50, cliccare sulla freccetta gialla in alto...

Dopo il successo della vejà tenutasi a fine anno presso l'Oste del Chanabìe, a furor di bis richiesti da un popolo che ama più la cultura e le tradizioni che la televisione, sabato 16 aprile a Campomolino (frazione di Castelmagno) sì è tenuta la presentazione di tre libri scritti da gente delle valli con offerta di gustosi prodotti tipici locali: cibo e musica. Infatti la serata si chiamava "Manjar, pensar, dansar"!

Clicca sulla freccetta in alto e leggi la spumeggiante recensione della serata da parte di Anna Lometto accompagnata dalle immagini che ci sono state inviate...

DOPO LE NOTIZIE DI STAMANE SU LA STAMPA
vi invio la mia risposta;

Caro direttore,
leggo l’articolo su Castelmagno relativo alla vicenda Rignon e alla doppia indennità da lui percepita all’inizio degli anni duemila. Mi stupisco intanto che la notizia abbia ancora dell’attuale e credo che l’interessato avrebbe fatto bene a non ricordare l’accaduto. Ma tantè, come disse Dante che, “un bel tacer non fu mai scritto” allora, visto che Rignon suggerisce le mie dimissioni, voglio ricordare che la transazione suggerita dal legale del Comune, non implica da parte dello stesso una ammissione di responsabilità e tantomeno la buona fede dell’ex sindaco Rignon. La restituzione della somma indebitamente percepita di circa ottomila euro, intanto è stata restituita ai castelmagnesi tutti attraverso la riduzione dell’ICI e della Tarsu. Se per il Rignon che pensionato vive comodamente in quel di Caraglio, ho voluto scomodare Dante per ricordargli che, forse sarebbe stato meglio non risvegliare l’orso, per me stesso che vivo felicemente a Castelmagno facendo l’albergatore, voglio rammentare una frase di Shakespeare : “Tutto è bene quel che finisce bene”, ossia che è meglio un cattivo accordo che una buona sentenza.
Beppe Garnerone
Capogruppo di maggioranza in Consiglio Comunale di Castelmagno

Veder Campomolino così mi ha fatto venir alla mente un San Juan Muzico, non ricordo l’anno, ricordo solo che ero un ragazzino e che fui stupito nel vedere che il “capannone”, adibito a sala da pranzo collettiva, necessitasse di un ampliamento mediante un telo di fortuna.
Ricordo un’ottima polenta e salsiccia, il mio babbo attirò la mia attenzione su uno spago,noi capii subito, e rimasi incuriosito da come venne utilizzato per tagliar la polenta.
Penso che ci fosse un qualcosa di speciale sabato nel mitico Municipio, le persone che non conoscono Castelmagno son rimaste non poco stupite da cosa ha potuto creare una così piccola comunità in un così piccolo paese montano, queste son state le parole.
Penso che molte di queste persone torneranno non solo per il famoso formaggio Castelmagno ma soprattutto per quella curiosità suscitata in loro nel sentire storie di vita e quindi nel più profondo incuriositi dalla cultura Occitana e Castelmagnese.
Non mi è facile scrivere e tanto meno parlare (come si è potuto notare) ma ringrazio ancora tutti coloro i quali han reso possibile una giornata così.
Ringrazio il Centro culturale “Detto Dalmastro”, Il Comune , il Sindaco , i Castelmagnesi, la Vous, gli amici vecchi e nuovi di Castelmagno.
Gianni , Silvio e Daniele avranno apprezzato e non nascondo che sarebbero ben soddisfatti dell’ottima serata che ha suscitato “l’Oste del Chanabìe” . A conclusione della serata li voglio immaginare lì, all’ultimo piano del Municipio, nello stanzino della redazione della “Vous” a congratularsi , ma già con la mente pronta ad organizzare nuovi eventi ,nuove attività sempre e solo per valorizzare la mitica Castelmagno.

RICEVIAMO DA BEPPE GARNERONE CON RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE SUL DIARIO:

" GRAZIE, GRAZIE!!

Si grazie, è d'obbligo in queste occasioni ringraziare veramente tutti per l'ottima riuscita della serata.
Grazie in particolare proprio a Ezio, perchè come sempre, senza tante ciance, dimostra che quando si dà da fare, i risultati arrivano. Grazie a Paolo che disinteressatamente ha messo a disposizione la sua opera, non in ultimo anche quella di sbucciare due casse di cipolle (non sapeva che a Castelmagno si piange anche!!!???)e di sostituire degnamente Daniele De Bortoli al tavolo delle nostre pubblicazioni. Grazie a Claudio Castagno de La Susta veramente per tutto, (sarebbe difficile elencare tutto ciò che ha fatto)e grazie ancora agli sponsor che ha già diligentemente elencato e ricordato Ezio.

Solo manifestazioni così, possono ridare vita al nostro paese, sempre se intercalate con riflessioni e confronti con le altre valli e con tutto il popolo occitano. Personalmente proporrò altre memorabili serate "all'oste dal chanabìe", con altri esponenti della variegata cultura che ci rappresenta in giro per il mondo.
Che ne pensate se facessimo una mostra di arti figurative invitando i nostri pittori, scultori ecc?
I consigli son ben accetti.
Ciao a tutti e comprate i nostri libri!!!

Beppe Garnerone

A nome dell’amministrazione comunale di Castelmagno, del Centro Occitano di Cultura “D.Dalmastro” e dell’Ass. per la Valorizzazione di Castelmagno, desidero ringraziare tutti coloro che sabato hanno gremito all’inverosimile “L’Oste dal chanabìe” per partecipare a MANJAR, PENSAR E DANSAR.

Ci scusiamo pubblicamente con coloro che si sono ritrovati un po’ “allo stretto” pigiati l'uno sull'altro, purtroppo al momento non disponiamo di locali più capienti...

Un sentito ringraziamento agli autori dei tre libri presentati per la loro calorosa presenza, al nuovo gruppo di musica occitana “Fremes d’OC”, a Dario e Manuel accompagnati da Roberto Avena e Fabrizio Carletto al basso, per aver dato vita ad un’altra memorabile serata a “L’oste dal chanabìe” intrisa di cultura, di ottima musica, di calore e genuinità delle semplici tradizioni locali lontane da inutili e dannosi folklorismi.

Un ulteriore grazie agli sponsor della serata, la ditta vitivinicola Poderi la collina di Dogliani, l’hotel la Font di Chiappi, la trattoria La Susta e la Bottega Occitana di Campomolino, le aziende produttrici di formaggio Castelmagno D.O.P Alpe Chastlar di Chiappi e Arneodo Marco di Chiotti.

Ezio Donadio
Assessore Comune Castelmagno

la web cam è ripartita nn ha aggiornato ieri,buona settimana a tti gli amici d castelmagno.

Quattro parole di ringraziamento per tutta la comunità. Tre giorni con voi come al solito mi hanno rigenerato anzi no, perchè se poi uno si rigenera da il suo contributo altrove. E' più giusto dire che mi sono sentito accolto e ho dato il mio piccolo contributo per un momento di vita assieme. Nella testa molte immagini. Dal discorso di altissimo spessore fatto da Beppe Garnerone, all'emozione di ricordare Daniele. Pur non avendolo conosciuto direttamente, leggere suoi scritti, ascoltare i ricordi degli amici e vedere la presenza di Fabio, mi ha dato la netta sensazione che fosse seduto li con me al banchetto dei libri. Un grazie particolare a Ezio, Claudio, Maurizio, Dario, per l'ospitalità. A Carmen per la sua mirabile polenta ! Ci vediamo presto.
Paolo

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