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MANJAR,
PENSAR, DANSAR, TRE LIBRI PER CASTELMAGNO
L'Oste del Chanabìe colpisce ancora! Presentazione gastronomico-letterario-musicale a Campomolino |
Dopo il successo della vejà tenutasi a fine anno presso l'Oste del Chanabìe, a furor di bis richiesti da un popolo che ama più la cultura e le tradizioni che la televisione, sabato 16 aprile a Campomolino (frazione di Castelmagno) sì è tenuta la presentazione di tre libri scritti da gente delle valli con offerta di gustosi prodotti tipici locali: cibo e musica. Infatti la serata si chiamava "Manjar, pensar, dansar"! |
All'accoglienza un profumo
di cibo genuino stimolava l'acquolina in bocca al numeroso pubblico.
Gli organizzatori hanno dovuto scusarsi per la capienza del locale
non sufficiente a contenere la massa affluita. Fortunatamente i più
sportivi si sono allegramente accomodati sui gradini interni del municipio
appoggiandovi i piatti con le fette di polenta eslescha (polenta accompagnata
da una salsina di panna e Castelmagno buona da impazzire), fragrante
pane scuro tradizionale, salame, formaggio, biscotti de melha e quant'altro... |
Gli autori presenti in
sala, il professor Fulvio Basteris e il conosciutissimo castelmagnese
Beppe Garnerone, hanno felicemente ricordato aneddoti e collegamenti
relativi al testo che riguarda non solo il cibo (da qui il titolo, mac
de pan), ma la povertà degli abitanti delle valli dove comunque
esso è riuscito a trovare dignità fino a rendersi esempio
invidiato ed imitato da chi invece non ha mai saputo cosa fosse la fame
vera (l'inizio del libro è illuminante: "Il mangiare più
diffuso nelle valli occitane era la... cinghia"!).
Nel frattempo le graziose signorine in costume tipico locale continuavano a darsi da fare nella distribuzione dei piatti fumanti, capitanate dalla signora col cappello da chef, Carmen Giordanengo, rinomata cuoca del ristorante "La Font" sito poco sotto il Santuario, nonchè collaboratrice "pratica" degli autori per la realizzazione del libro stesso. |
Il sindaco Maurizio Giaminardi,
coadiuvatore della rassegna, ha successivamente introdotto gli autori
di "35 anni di Servizio Civile a Castelmagno - La montagna negli
scritti per La Vous". E' stata presentata con commozione la
raccolta di articoli e pensieri nata principalmente per onorare la memoria
del compianto Daniele De Bortoli, obiettore "storico" originario
del Pinerolese, scomparso l'anno scorso proprio a Castelmagno nel giorno
a lui più caro, la festa di Ferragosto.
Flavio Menardi, a sua volta ex-obiettore, uno dei coautori insieme ad Angelo Artuffo e al figlio di Daniele, Fabio, ha voluto ricordare la bellezza armonica del sentimento che unisce gli amanti della montagna e specialmente di coloro i quali si sono ritrovati innamorati di Castelmagno proprio come Daniele, sostenuti da una forza impulsiva nel lavoro per il loro sacro oggetto d'amore. Un'ondata di calore ha investito la sala facendo scaturire un lungo applauso dopo il ringraziamento di Fabio a tutti, ma proprio tutti, per la loro presenza, a dimostrazione che la la passione che condividevano col padre è sempre viva, insieme a lui e al suo ricordo. |
Con Daniela Mandrile
e Fabrizio Carletto abbiamo dunque chiuso la presentazione dei testi
col nostro "I ai faite balà toute - Vernante, il paese
della courenta": sono stati letti alcuni brani e si è
data dimostrazione pratica di come si balla la corenta con il supporto
musicale e scenico del celebre duo clarino-fisa Dario & Manuel presente
in sala.
I musicisti hanno colto occasione a loro volta per presentare il loro ultimo CD, Ribota. Si è dunque lasciato campo libero alle danze in quell'elettrizzante momento in cui si fanno volar via tavoli e sedie per cominciare a ballare. Allietava la serata un gruppo di suonatrici dalle sonorità e dal nome assolutamente occitani: "Fremes d'oc". E qui è iniziata la remescla di autori, suonatori, ballerini, organizzatori...(a proposito: è necessario sottolineare che tutto questo ambaradan è stato reso possibile in primis grazie allo zampino dell'autoctono Ezio Donadio?) |
ciascuno ha cominciato
ad invertire il suo ruolo in una simpatica confusione fatta di musica,
passi di danza, dediche, scambio di libri... Fabrizio, autore del libro
sulla corenta, col suo basso si è felicemente unito al gruppo
in cui già suonava la coautrice, mentre l'altra ancora dava ufficialmente
inizio alle danze.
Dario & Manuel supportavano/sopportavano la formazione con la loro tipica verve, Roberto, il figlio di Dario sedicenne, portento della fisarmonica, ha incantato i presenti con due brani straordinari scritti da lui. Un ballerino invece è stato a furor di popolo chiamato sul palco a cantare l'Aze d'Alegre, mentre nel balet della Giga Vitouna per l'occasione i "Fieui de Fraise" si sono trasformati in "Fieui de Quiap e de Quiot" (frazioni di Castelmagno). |
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Facce da osteria...
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