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MUSEO STORICO - CULTURALE "CASA NARBONA"

Borgata Campomolino di Castelmagno





La frazione Arbouna (Narbona) di Castelmagno, dal momento in cui è stata abbandonata dall'ultimo abitante nel 1960, ha visto crescere la sua fama parallelamente alla sua rovina, divenendo un simbolo (con tanto di alone mitico o leggendario) della civiltà della montagna e del suo spopolamento.

Con tutta probabilità il suo toponimo deriva dal locale termine occitano "Arbou" (albero), spesso "italianizzato" in Narbona.
Al netto di varie supposizioni, non si hanno documenti e dati certi riguardo la data della sua fondazione. Nei vari archivi storici è ben documentata la secolare disputa tra i comuni di Castelmagno e Celle Macra per il godimento dei pascoli posti sullo spartiacque
a monte della stessa.
Purtroppo però, all'interno dei documenti delle varie sentenze e arbitrati che si sono susseguiti a partire fin dal lontano dal 1284, venivano citati soltanto i due comuni interessati e il Vallone di Narbona senza riferimenti precisi alla frazione.
All'interno degli atti relativi alla contesa dei pascoli confinanti, Il nome de l'Arbouna-Narbona compare per la prima volta nel 1784, mentre appare ben un secolo prima in un documento ecclesiastico della "Confatria Santo Spirito della Ruata Colletto"
datato 3 Maggio 1670.

Fino agli inizi del '900 Narbona è sempre stata una delle frazioni più abitate di Castelmagno: all'inizio del 1700 contava una decina di nuclei familiari, nel 1848 raggiunse l'apice con 154 abitanti, in seguito, come per tantissimi altri paesi montani, iniziò il declino in concomitanza con le due guerre mondiali e le profonde trasformazioni economiche e sociali del Novecento. Nel 1950 gli abitanti scesero ad una novantina e ad affrontare il terribile inverno del '59/60 rimasero solo cinque famiglie, le quali, vista l'impossibilità di far fronte allo sgombero neve dal sentiero per un numero così esiguo di persone, di comune accordo decisero di abbandonare definitivamente l'Arbouna.

Attualmente solo un paio di case e la chiesa si sono salvate, ma solamente quest'ultima è visitabile in sicurezza, tutto il resto è crollato ed'è assolutamente sconsigliato aggirarsi tra i ruderi per il pericolo dei continui crolli.




Attorno all'anno 2010 prende vita l'idea di costituire un gruppo di ricerca aperto al contributo di tutti coloro che hanno a cuore questa frazione che può essere legittimamente eletta a simbolo non solo di Castelmagno ma dell'intera Valle e della civiltà della montagna più in generale, per recuperare tutto quanto si è salvato dai crolli e dalle razzie nelle case della borgata e allestire a Campomolino per l'allestimento il museo storico-culturale "Casa per Narbona".

Casa Narbona è stata inaugurata nell'autunno 2014, al suo interno sono stati fedelmente ricostruiti alcuni ambienti abitativi della frazione attraverso i materiali originali trasportati a spalle e con una spedizione con l'elicottero.

Il Museo rappresenta la forte volontà della comunità di Castelmagno, di appassionati e studiosi della civiltà alpina, e di alcuni obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile proprio in questo territorio, di mantenere viva la memoria del popolo di Narbona.
Ogni singolo allestimento che compone i locali di Casa Narbona, è arricchito da oggetti di uso quotidiano.

Ogni singolo oggetto ha dietro di sé la storia di una famiglia, di una persona, di un volto ben presente nella memoria
di chi con i propri racconti di vita ci consegna la responsabilità del ricordo.


Per chi visita la scoperta di un mondo apparentemente misterioso e lontano, per noi l'omaggio dovuto alle radici
che ci legano profondamente alla nostra terra, al nostro popolo, alla nostra cultura.

Casa Narbona è luogo di conservazione di Memorie della nostra civiltà.
Un vissuto che non tornerà e di cui dobbiamo avere rispetto perché fonda il nostro presente.

Il visitatore ritroverà gli arredi originali delle case di Narbona rivivendo le atmosfere di quella vita semplice,
faticosa, ma densa di valore e dignità.




Sulle pareti in pietra di Casa Narbona è presente una mostra fotografica nella quale le immagini dei luoghi e i volti dei personaggi raccontano la storia de L'Arbouna e Castelmagno a partire dagli anni '70.



I locali di "Casa Narbona"




 Per contattarci:  casanarbona@gmail.com