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I
nosti paìs - Le nostre borgate
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La Montagna non
è solamente un insieme di pietre, prati, alberi e ruscelli, la
Montagna è storia, arte,
cultura e civiltà delle genti che da millenni la popolano e ne custodiscono il territorio. |
Le origini della Valle Grana e di Castelmagno
sono lontanissime... A dimostrazione che "nulla
è per caso", migliaia di anni dopo, le vicende riportate
nei più antichi atti ufficiali presenti nell'archivio
storico del comune di Castelmagno, rimandano al tema da cui si era
partiti: la pastorizia. |
Fraz.
Quiap - Chiappi
(1670 mt.)
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Fraz.
Quiot
- Chiotti (1542 mt.)
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La storia ci riporta alla metà del 1700, epoca della nascita dello Stato Sardo o Regno di Sardegna e ci narra che il Re Sabaudo, tra il 1738 e il 1744, nomina gli ingegneri Giuseppe Celoniano, Antoine Durieu, Giovan Battista Sottis, Domenico Carello, Giovanni Giacomo Cantù per l'elaborazione della "Carta del Piemonte occidentale, dalla frontiera del contado di Nizza sino alla Valle di Lucerna, e da Cuneo a Saluzzo sino alle frontiere di Francia", comprendente le valli Gesso, Stura, Grana, Maira, Varaita e Po, la carta è composta da 11 parti. I lavori per rilevare, rappresentare e descrivere il territorio procedono tra il 1745 e il 1757 durante le campagne contro i Gallo-Ispani: nella bella stagione sul campo, in inverno nello studio per l'elaborazione dei dati. Nelle vallate le squadre di lavoro
sono composte da: ingegnere topografo, traboccanti* per le misure, Castelmagno - Parte alta |
Curiosando sulla mappa si può notare la meticolosa precisione con cui sono stati riportati i sentieri, le mulattiere, torrenti e ruscelli. Anche diversi luoghi e toponimi, appena un pochino "italianizzati", sono tornati al loro posto e quasi con il loro nome originale. Il Viribianc è tornato a chiamarsi "Jablina", il Pervoulèt (Parvetto) è tornato giustamente di lato a Rocca Parvo e alle spalle di quest'ultima compare il "Monte Fonirola" e non quello che sulle attuali cartine viene definito Parvetto. Anche il "Colle del Mulo di Castelmagno" (Fauniera) è al suo posto. Le Basse di Narbona sono tornate Prati del Bue, "Prà dal Beu" nella locale lingua occitana. Possiamo notare che, a quel tempo, la borgata Chiappi era già divisa in due parti ma entrambe portavano il nome di "Sarèt", la spianata sottostante si chiamava "Grauera". Nelle mappe viene segnalata la presenza di mulini di grandi dimensioni a Chiotti, (definito "Vilagio di Chiot di Castelmagno") a Chiappi e naturalmente a Campomolino. |
Curiosando nella parte bassa della mappa storica di Castelmagno si può notare che, all'epoca le baite dei "Fourest" venivano chiamate "Vilagio del Pinet" e "Pinet Sotan", veniva quindi usato termine "Pinet" , lo stesso con cui ancora oggi vengono definiti l'omonimo alpeggio e la sua vecchia baita. I Pilounét erano detti "Pilonet", mentre i Chimou erano stati definiti "Ciomou". Un'altra particolarità del tutto sconosciuta è il fatto che nei pressi dell'attuale fontana del "Bachasét" era presente un pilone votivo dedicato a S. Sebastiano, in quel punto, la mulattiera proveniente da Pradleves, si divideva in due diramazioni: una proseguiva diretta verso Campomolino, Chiotti, Chiappi e il Santuario di S. Magno, l'altra svoltava a destra in direzione Colletto (ai tempi chiamato "Vilagio di Castelmagno") e proseguiva verso Valliera, Campofei e "Botora", il nome con cui era definita Batuira. Sempre sulla medesima mulattiera, più o meno dove negli anni '80 è stato costruito il paravalanghe di Cauri, viene segnalata la presenza di una fornace per la preparazione della calce. Gli esperti locali avevano fatto un buon lavoro. Sembra di risentir parlare Manha Catlinota, Manhèt, Toumà Grand e Jacou 'Chot |
Fraz.
Champdamoulin
- Campomolino (1141 mt.)
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Fraz.
Lou Coulét
- Colletto (1272 mt.)
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Fraz. Batouira
- Batuira (1610 mt.)
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Fraz.
Valiera - Valliera (1509 mt.)
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Fraz. Champdarfei
- Campofei (1489 mt.)
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In questa pagina immagini di:
Claudio Pallard Ezio Donadio Luca Falco Daniele
Garnerone Cesare Boschis Lana Biglia
Marco Vittori Maurizio Giaminardi Dario Donadio Antonio Anghelone Laura Carenini Nedo Conti Paolo Molinengo |
Per contattarci: castelmagno.oc@gmail.com
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