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Viol
Champdamoulin - Pilounét - Fourest (Rocha Cugùia) Quiot -
Champdamoulin

Sentiero
Campomolino - Pilonet - Foresti (Rocca Cucuia) Chiotti -
Campomolino



TEMPI DI PERCORRENZA:

Campomolino - Pilonet - Foresti: ore 1,30
Campomolino - Pilonet - Foresti - Chiotti - Campomolino: ore 3


Campomolino - Foresti - Rocca Cugùia: ore 3,20

DISLIVELLO: 1005 mt.




le Baite Fourest Soubiran (Foresti Soprano)

Il percorso, in parte segnalato da caratteristici cartelli in legno, inizia dalla piazzetta posta al centro della borgata di Champdamoulin (Campomolino 1141 mt.), *palina* ove è posta la sede della casa comunale di Castelmagno, da lì si discende prima su una stradina asfaltata e poi, superato un'arco in pietra, un sentiero che va a valicare il torrente Grana attraverso un ponticello in legno. *palina*

Raggiunto il bosco sulla destra orografica della valle, in breve tempo si giunge ad una diramazione del sentiero *palina*:
Proseguendo sulla destra, il tracciato sale ripidamente verso sud-est serpeggiando all'interno del lariceto detto de l'Isart, al termine del quale si giunge al poggio panoramico ("Bernard") che fronteggia la borgata Lou Coulèt (Colletto), posta sull’altro lato della valle. In questo punto il sentiero si ricongiunge con quello proveniente dai Pilounet. *palina*

Tenendosi a sinistra, invece, si percorre il sentiero che transita attraverso un'antica borgata abbandonata denominta Lou Pilounet a lato della quale è presente uno sperone roccioso detto
"Testa de Leoun".



La visuale dal "Bel Gardar d'la Reina"

Dopo una quindicina di minuti si giunge ad una cengia rocciosa a picco sul torrente Grana, praticamente un indiscutibile belvedere naturale denominato La Reina.
Poco dopo, superato Lou Pasét (piccolo passo) si atttraversa un rio proveniente da la Cugùia e attraverso una serie di ripide arvinques (tornanti) si giunge a La Barma d'la Calà, un piccolo riparo formato da un grande masso sporgente.
Poco distante, circa una ventina di metri, è possibile visitare La fenestra di Chamous, uno squarcio nella vicina parete rocciosa usato dai camosci come riparo e via di fuga dai predatori.


"La Fenestra di Chamous"

Riprendendo il sentiero principale, in circa dieci minuti di cammino, si giunge alla borgata Pilounét, superate le prime case poste a lato dello sperone roccioso detto Testa de Leoun, si prosegue a mezza costa in direzione Foresti *palina* fino a ricongiungersi con il sentiero lasciato in precedenza a valle presso la località Bernard.


La rocha
"Testa de Leoun"


Proseguendo, il sentiero volge verso sud e si inerpica con decisione lungo il costone sul quale si trovano i casolari dei Fourest Soutàn (Foresti Inferiore, 1450 mt.). *Tabella Località*
Superate alcune frastagliature rocciose, il sentiero raggiunge i Fourest Soubiràn, (Foresti Sup. 1540 mt.) *palina*

Da lì, seguendo le indicazioni sulla sinistra, si possono raggiungere in poco meno di meno di venti minuti le baite Chimoou sormontate dalla dominante Rocha Cugùia. (Rocca Cucuia 2144 mt.)

Per proseguire in direzione Chiotti, è necessario dirigersi a destra e oltrepassare i Foresti Superiori mantenendosi sul versante di nord-ovest.
Superato quel che rimane delle ultime case e percorso un breve tratto pianeggiante, si raggiunge un promontorio denominato Alìe su cui sono presenti i resti di una baita e da cui si può godere una splendida visuale sulla parte alta di Castelmagno.



La visuale su Batuira e Valliera dal punto panoramico poco dopo i Fourest...



Le antiche borgate Fourest, Pilounét e Chimoou venivano usate nella stagione estiva dalle genti di Campomolino ed Einaudi
per l'alpeggio degli animali, la fienagione e il procacciamento del legname per la stagione invernale.
Smisero di essere utilizzate e abbandonate a se stesse all'inizio degli anni '70.

Nelle belle annate, con calde primavere come quella attuale, queste venivano raggiunte fin già dall'inizio del mese di maggio, di conseguenza i bambini più grandicelli presenti in famiglia dovevano recarsi a scuola tutti i giorni a piedi fino a raggiungere la borgata Colletto sul lato opposto della vallata, distante più di un'ora di cammino… La scuola era considerata di assoluta importanza e bisognava andarci per forza, senza se e senza ma… e senza Suv da parcheggiare sul marciapiede!




Proseguendo, si supera un piccolo rio e ci s'infila nella fitta pineta poco distante.
Dopo pochi passi all'interno della pineta si giunge a tre vistose diramazioni del sentiero distanti pochi metri l'una dall'altra.*palina*
Si hanno ora a disposizione tre possibilità per proseguire:



Le tre diramazioni ad inizio pineta...

La prima:

Mantenersi sulla destra e imboccare il tracciato verso valle, raggiunta la fraz. Niroun Soutan, *palina* seguire il sentiero che sulla sinistra orografica costeggia il torrente Grana fino a Campomolino.

ATTENZIONE!
Questa parte di sentiero al momento non è percorribile a causa
del ponte crollato a monte della borgata Nerone. (Vedere cartina)


Superata la pineta... vista su Viribianc, Viridio, Rocca Parvo e la sottostante fraz. Chiotti

La seconda:

Se al bivio si tira dritto, attraverso un panoramico sentiero quasi completamente ricostruito nell'estate 2014 dagli operai forestali della Regione Piemonte, è possibile raggiungere in circa un'ora di cammino la fraz. Chiotti.

A poche centinaia di mt. dalla borgata ci s'immette nella strada sterrata e la si percorre fino alle prime case ove s'incrocia il sentiero proveniente da Campomolino e diretto verso Chiappi e al Santuario di San Magno. *palina*




Lou Quiot - Borgata Chiotti

A questo punto, percorrendo a ritroso il Cammino di San Magno e seguendo le indicazioni per Campomolino, si giunge alla chiesetta di San Bernardo (1459 mt.). *palina*
Si prosegue in costante discesa attraversarsando un paio di volte la strada provinciale e si raggiungono i ruderi della borgata Nerone Soprano, proseguendo in breve si giunge alla borgata Nerone Sottano mt.1283. *palina*
Ora, per ritornare a Campomolino, si segue costantemente il sentiero che costeggia il torrente Grana.

La terza possibilità:

Questa decisamente più impegnativa, raggiungere in poco meno di due ore (1,50 circa) Rocha Cugùia.



Promontorio ai piedi di Rocca Cugùia

Per far questo occorre imboccare, ad inizio pineta, il sentiero di sinistra che, in decisa salita, vi porterà in circa 35 minuti alle Baite Pinét.
Superate quest'ultime si prosegue per qualche centinaio di metri lungo lo spartiacque per poi svoltare leggermente a destra seguendo i paletti colorati che vi condurranno su un promontorio posto ai piedi della rocca in questione.
*palina*


Panorama da Rocha Cugùia


A questo punto occorre seguire con attenzione le tracce di sentiero poste lungo il crinale che in breve vi porteranno in cima a Rocha Cugùia (mt. 2146).
Dalla rocca è possibile in circa 45\50 minuti raggiungere il Crést de Gibért (Monte Omo) posto sullo spartiacque con la Valle Stura e sul tracciato de la Curnis Auta della Valle Grana.



Lou Coulét - La borgata Colletto vista da Rocca Cucuia



Clicca sull'immagine per ingrandire la cartina


IMMAGINI DI:
Elena Mattalia  Dario Donadio  Ezio Donadio  Maurizio Giaminardi




Dietro le quinte...



















TRIAL TEAM CASTELMAGNO al lavoro per la riapertura
e ripristino del sentiero - 2012











N. 11

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