|
Viol:
Champdamoulin
- Arbouna - Col des Crousetes - San Manh
Sentiero: Campomolino - Narbona - Colle Crocette - Sant. S.Magno
|
||
Il villaggio abbandonato di Arbouna |
Pilounet lungo il sentiero... |
Con partenza dalla fraz. Champdamoulin (Campomolino 1141 mt. ) si percorrono un centinaio di metri sulla prov. in direzione del Santuario di Castelmagno, giunti al primo tornante ci si addentra nel bellissimo e selvaggio vallone del Bial de l'Arbouna ricco di flora, fauna, fossili e sovrastato dalla misteriosa Rocca La Bercha. |
Il sentiero del vallone di Narbona poco oltre Campomolino |
Considerato che si deve
attraversare il ruscello parecchie volte, si consiglia questo itinerario
in periodi lontani dallo scioglimento delle nevi o in periodi di prolungata
pioggia, nei restanti è consigliabile il tracciato con partenza
dalla fraz. Colletto descritto più avanti con caratteri
giallini.
Dopo aver superato una serie di cascatelle con annessi laghetti usati dai castelmagnesi come piscine naturali per farci il bagno, ci si sposta definitivamente sul lato nord fino a raggiungere un gruppo di vecchie baite in disuso denominate I Tech luogo in cui il sentiero si congiunge con quello proveniente dalla fraz. Colletto. |
Rocha Bercha |
Il vallone di Narbona da Rocha Bercha |
Lou Piloun de L'Arbouna |
Questo
tracciato ha inizio poco prima della fraz. stessa, precisamente presso
l'ultimo tornante della strada comunale proveniente dal bivio posto sulla
provinciale poco prima dell'abitato di Campomolino. Lasciata la strada asfaltata si procede a mezza costa e dopo una quindicina di minuti si giunge presso il Piloun de L'Arbouna, posto su uno sperone roccioso a strapiombo sulla sottostante fraz. Campomolino. Lasciato alle spalle il pilone votivo e la vallata che porta al santuario, ci si addentra nel vallone di Narbona. Costantemente deliziati da una splendida visuale sul rio sottostante lo si percorre a mezza costa fino a raggiungere I Tech laddove il sentiero si congiunge con quello proveniente dal vallone descitto innanzi. Poco oltre si giunge ai ruderi delle case abbandonate de LArbouna (Narbona 1500 m). |
Appena superato dal lato
destro ciò che rimane delle case, il sentiero presenta due diramazioni:
la prima, quella di destra, risale fino alle grange di Coubetrand e da lì, seguendo una comoda sterrata, si può raggiungere le borgate Batouira e Valiera e ridiscendere alla fraz. Colletto raggiungendo infine Campomolino. Con la seconda ci si dirige a sinistra e dopo aver superato un rio, seguendo sulla sinistra orografica il corso del rio Narbona, si raggiungono i ruderi delle Granges Casalas (1600 mt.). Da questo momento, causa l'impervietà del terreno e le numerose valanghe che si susseguono nel periodo invernale, il percorso è segnalato con paletti in ferro rosso. |
Proseguendo sempre a lato del ruscello, si supera un'altro piccolo rio e poco dopo si inizia un'impegnativa risalita caratterizzata da una serie infinita di tornanti, per superare uno sperone roccioso denominato con l'inqietante appellativo de La Rocha d'la Mort (Rocca della Morte). Alla sua sommità si possono ancora notare i ruderi di un paio di baite. Da lì si prosegue a mezza costa e superato lateralmente un secondo sperone roccioso, dopo una breve e irta salita, si raggiunge un'ampio pianoro denominato Cross dlArbouna. |
Bivio sentiero Basse di |
Narbona - Colle delle Crocette |
Al fondo di quest'ultimo,
superato l'ennesimo piccolo rio (2050 mt.) si incrocia il sentiero proveniente
dalle Basse di Narbona, qui si svolta verso sinistra procedendo
verso il passo des Crousetes (Crocette) adiacente allomonimo
monte (2194 m.) e sovrastante le ampie e verdeggianti conche pascolive
del Chastlar.
Nei pressi del Colle delle Crocette è possibile visitare Lou pertus dla Patarasa, una piccola grotta con allinterno del ghiaccio perenne. Proseguendo dal passo, in poco più di mezzora si giunge al Santuario di San Magno. |
Il Monte Crocette con il Tibert sullo sfondo |
Le tipiche "crocette" nei pressi del colle omonimo |
Un
sentito ringraziamento va agli operai della Squadra
Forestale della Regione Piemonte e
a Dario, Giorgio, Mirella, Lucia, Fausto, Giovanni che con la loro enorme opera di volontariato hanno collaborato a rendere nuovamente agibile questo tracciato. |
|
|
|
|
|
|
Immagini di: Manuela Dutto Dario
Donadio Cesare Ferro Marco Rainero Fausto Arneodo
Ezio Donadio
|
Per contattarci: castelmagno.oc@gmail.com
|